Ambienti più funzionali all’accoglienza degli studenti, spazi rinnovati e resi più adatti all’estetica contemporanea e, perché no, puliti e disinfettati, considerato lo specifico momento della storia sanitaria del nostro paese: questa è la sorpresa che il CFP don Facibeni ha deciso di fare ai propri ragazzi, i “vecchi” alunni e i nuovi iscritti, e ai docenti al rientro dalle vacanze estive.

Consapevole che gli ambienti di apprendimento e la loro qualità in termini di organizzazione e di armonia hanno un ruolo significativo ai fini del successo formativo, (la sociomaterialità in educazione sottolinea la relazione tra ambiente di apprendimento e processo di insegnamento/apprendimento), la dirigenza del CFP ha approvato un’importante progetto di restyling della scuola: nuova pavimentazione, imbiancatura delle pareti, porte e arredi moderni, riorganizzazione di alcuni spazi.

Le parole della direttrice chiariscono l’approccio pedagogico del CFP don Facibeni secondo cui al centro vi è sempre lo studente:

Desideriamo una scuola accogliente, piacevole, dove il nostro impegno per la formazione professionale degli studenti si possa realmente coniugare con l’attenzione educativa, secondo il nostro tradizionale approccio didattico, perché “formiamo” persone che saranno bravi nella professione, ma anche cittadini consapevoli e rispettosi.

La “nuova scuola”, la sovrastruttura materiale del nostro fare didattica, aiuterà tutti noi, docenti, personale e studenti, a raggiungere al meglio gli obiettivi formativi.

Il lavoro di ristrutturazione è stato avviato a luglio inoltrato e alla metà di agosto è quasi terminato. Notevole lo sforzo da parte del personale dipendente (trasloco della mobilia dalle aule e dagli uffici) e degli operai per completare il restyling entro settembre.

Ancora un ultimo sforzo per sistemare gli arredi e il materiale necessario al funzionamento amministrativo della scuola e per organizzare il rientro in sicurezza di tutti.

Siamo ansiosi di accogliere i nostri studenti nella nuova scuola, anche perché non li vediamo di persona dallo scorso marzo, causa lockdown, e ci è mancata quella relazione diretta che qualifica così tanto il nostro modo di fare formazione professionale.

       

L’ingresso dell’edificio centrale del CFP, come era e come è oggi

La redazione del CFP

Rossella Landriscina