Intervista al docente: Simone Allegri
Una testimonianza di passione e rinascita attraverso la formazione professionale
Simone Allegri, ex studente di un Centro di Formazione Professionale e oggi docente presso il CFP Don Giulio Facibeni, ci ha raccontato la sua esperienza personale e il suo approccio all’insegnamento. La sua storia, ricca di momenti di sfida e rinascita, offre uno sguardo unico sul valore della formazione professionale.
Come sei arrivato a insegnare al CFP Don Giulio Facibeni?
“La mia esperienza con i CFP è iniziata da studente. Frequentavo un istituto professionale gestito dal Comune di Firenze. Ero un ragazzo a rischio dispersione scolastica. Nonostante le difficoltà, gli insegnanti di quel CFP hanno creduto in me, motivandomi a riprendere gli studi. Dopo due anni, ho sostenuto l’esame integrativo, ho frequentato un istituto tecnico e, infine, mi sono laureato. Se sono qui oggi, è grazie a quegli insegnanti che hanno saputo fare la differenza con passione e dedizione.”
Quali sono, secondo te, le caratteristiche indispensabili per un docente in un contesto come quello del CFP?
“Empatia e passione sono fondamentali. Non basta svolgere il proprio ruolo in modo meccanico, bisogna entrare in relazione con ogni studente, capire le loro difficoltà e trovare il modo giusto per comunicare con ciascuno di loro. Come diceva Platone, prima devi aprire il cuore per aprire la mente. Questo vale soprattutto con ragazzi che hanno avuto esperienze negative nella scuola tradizionale: il nostro compito è dimostrare loro che possono farcela.”
Come riesci a coinvolgere gli studenti, anche quelli più difficili?
“Parto sempre dai loro interessi. Ad esempio, se devo spiegare concetti di elettronica, inizio parlando di dispositivi che usano ogni giorno, come smartphone o videogiochi. È essenziale costruire un ponte tra ciò che conoscono e ciò che vogliamo insegnare loro. Inoltre, nel laboratorio pratico, li incoraggio a creare qualcosa di concreto sin dall’inizio, anche con il mio aiuto. Questo li motiva e fa nascere in loro la passione per ciò che fanno.”
Come aiutate gli studenti a restare al passo con le innovazioni tecnologiche?
“Insegno loro l’importanza di rimanere aggiornati, perché il mondo del lavoro cambia rapidamente. Do l’esempio con il mio impegno nel leggere, studiare e aggiornarmi continuamente. Voglio trasmettere l’idea che non basta imparare un mestiere: bisogna crescere costantemente, non solo nelle competenze tecniche ma anche in quelle umane.”
Hai un aneddoto che ti ha dato particolare soddisfazione come docente?
“Un paio d’anni fa, alcuni studenti del corso di elettrotecnica hanno proseguito gli studi in un istituto tecnico superiore. I loro nuovi insegnanti ci hanno scritto per complimentarsi: erano più preparati rispetto ai loro compagni. Per me è stata una grande soddisfazione, perché dimostra che il nostro lavoro ha un impatto reale sulla loro crescita.”
Che prospettive hanno gli studenti che completano i corsi del CFP?
“Le opportunità sono ottime. Molti ragazzi trovano lavoro già durante l’estate dopo la qualifica, alcuni persino il giorno dopo l’esame finale. Nel settore elettrotecnico, c’è una forte domanda e i nostri ragazzi sono molto richiesti. Questi mestieri, legati all’impiantistica civile e industriale, sono sempre necessari e garantiscono un futuro stabile.”
Cosa diresti a un ragazzo o a un genitore indeciso se scegliere il CFP?
“Capisco la sfiducia che può derivare da esperienze scolastiche negative, ma invito tutti a lasciarsele alle spalle e a darci fiducia. Qui al CFP lavoriamo insieme ai ragazzi per farli crescere, non solo professionalmente ma anche umanamente. Non siamo qui per giudicarli o bocciarli, ma per costruire con loro un percorso di miglioramento. Affidatevi a noi, perché la nostra missione è migliorare il loro futuro.”
Simone Allegri è l’esempio vivente di come la formazione professionale possa cambiare la vita. Oggi, con passione e impegno, trasmette ai suoi studenti la stessa fiducia che ha ricevuto in passato. Grazie, Simone, per tutto quello che fai!